Normalmente quelli che io chiamo i “bipedi”, altrimenti conosciuti come normodotati, quando pensano ai seggiolati come me o la banda dei Timonieri Sbandati, si immaginano che la tragedia sia non camminare.
Ora, non è che io sia particolarmente felice di vivere piegato in tre ( già, oramai mantengo la posizione seduta anche in acqua e a letto, menomale che dormo sul fianco!) ma in realtà c’è tutta una serie di rotture di scatole che vengono con il vivere a quattro ruote che considero ben peggio.
Sei giorni di trasferta tra spostamenti e regate, pasti irregolari, l’estrema facilità di non idratarsi correttamente, un singolo bagno accessibile ed i tempi lunghi per usarlo che ci contradistinguono, concorrono ad aumentare il rischio di incorrere in quei corollari piuttosto antipatici.
Si va dalla difficoltà di andare in bagno alle infezioni alle vie urinarie passando per il rischio di piaghe da decubito. Tutte cose che quando vivi in seggiola a rotelle da diversi anni tratti come suoceri molesti. Cerchi di evitarli come la peste ma sai perfettamente che presto o tardi ti toccano.
Quindi sì, questa prima prova di quattro giorni è a tutti gli effetti una bella sfida. Cadamà e noi siamo attrezzati e pronti, vi sapremo dire com’è andata!